lunedì 29 settembre 2014

----- intermezzo per la stampa -----

Al via il progetto dell'AIAB LAZIO - Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica del Lazio "L'ORTO BIOLOGICO PER L'INTEGRAZIONE SOCIALE NELLE SCUOLE DI PERIFERIA".

I PRODUTTORI BIOLOGICI PORTANO NELLE SCUOLE L'AGRICOLTURA SOCIALE, PER LA CREAZIONE DI UNA RETE PER L'INTEGRAZIONE, L'INCLUSIONE E IL BENESSERE DEI RAGAZZI. 


La prossima settimana iniziano le attività nell'orto bio per oltre 200 ragazzi delle scuole della periferia di Roma. 

Il progetto, finanziato dalla Regione Lazio, ha avuto l’adesione dall' Assessorato allo sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana del Comune di Roma. 

L’Agricoltura sociale biologica, favorendo la coesione sociale e la valorizzazione delle diversità in modo sostanziale e continuativo, consente l’inserimento sociale di alunni appartenenti a fasce di popolazione svantaggiate e a rischio di marginalizzazione. 

L’Agricoltura Sociale Biologica riesce, infatti, a coniugare l’utilizzo delle risorse agricole produttive in maniera multifunzionale e rispettando l’ambientale - con le attività sociali finalizzate a generare benefici inclusivi.

Il rapporto con la terra e i viventi può aprire la mente dei ragazzi, offrire loro delle occasioni di crescita individuale e sociale, aumentare le capacità di tolleranza. Acquisizioni che sono di grande rilievo e che vanno adeguatamente sviluppate, se si vuole raggiungere l'obiettivo del rispetto verso gli altri. L’agricoltura biologica e sociale è un modello di interazione uomo-uomo e uomo-esseri viventi al quale fare riferimento per correggere squilibri o tendenze alla dissociazione, alla prevaricazione, alla violenza.

“Abbiamo voluto portare l'agricoltura biologica nelle scuole perché siamo convinti che i giovani, in particolare quelli che vivono una grande città come Roma, debbano conoscere in maniera diretta la quotidiana fatica degli agricoltori biologici per produrre cibo di qualità” ha dichiarato Adolfo Renzi. “Vogliamo rilanciare l'educazione al cibo, farne conoscere il suo valore e scoprire le differenze qualitative e siamo convinti che gli agricoltori siano il migliore mezzo per veicolare queste conoscenze. Il lavoro deli agricoltori insieme agli studenti, per realizzare dei veri orti biologici in grado di produrre cibo da consumare insieme in una grande festa finale, sarà per noi l'occasione per proporre un nuovo modello di educazione e di consumo per tutta la città. Un modello da replicare in futuro in tante altre comunità scolastiche della nostra città”.

“Abbiamo fortemente sostenuto questo progetto di AIAB, che porta l’agricoltura nelle scuole di periferia aiutandoci a costruire nuovi presìdi di inclusione, formazione, cultura e attenzione all’ambiente, oltre a riqualificare gli spazi dei nostri istituti", ha dichiarato l'assessore allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale Paolo Masini. "Attraverso la realizzazione e la cura degli orti bio - ha proseguito Masini - i ragazzi potranno sedimentare competenze in materia di agricoltura biologica, sviluppare consapevolezza rispetto a ciò che consumano, attivare reti di buone pratiche, confrontarsi con le realtà del territorio. E, soprattutto, apprendere il valore della diversità: un messaggio che, nell’alimentazione come nel sociale, 
rappresenta il cardine di tutti i percorsi di inclusione che stiamo realizzando in questi mesi nei nostri quartieri. In questo contesto, particolare importanza hanno proprio le iniziative in tema di km0, come la mensa ‘a metri zero’ che stiamo sperimentando a Cinquina e presto in altre zone di Roma. La riqualificazione delle nostre periferie - ha concluso - parte anche da qui”.

Sarà possibile seguire gli sviluppi del progetto sul blog 
http://ortobioperlintegrazione.blogspot.it/

A.I.A.B. Lazio
Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica del Lazio
aiab.lazio@aiab.it
tel.06 5740174
www.aiab.it

venerdì 26 settembre 2014

La locandina del progetto


Scuola CAROTENUTO - prima lezione pratica 24.09.2014 / 2

 Durante la pratica tutti i ragazzi si sono dati da fare e hanno fatto domande anche se in molti avevano avuto occasione di vedere i nonni indaffarati con l'orto e la cura delle piantine. 

L'orto avrà l'irrigazione automatica, ma per le malerbe non c'è macchina che tenga, la faremo manuale alla prossima lezione pratica ... e speriamo siano pronti i ravanelli seminati! 


Scuola CAROTENUTO - prima lezione pratica 24.09.2014 / 1

l'orto nonostante la pioggia!


PS. un grazie speciale a Andrei Brandiu che ci ha inviato tantissime foto!

Scuola ARETUSA - prima lezione pratica 23.09.2014 / 2

Dopo le prime presentazioni e imbarazzi, tutti giù a lavorare che la terra è bassa. 

Francesca, l'agronoma che seguirà le classi nel progetto, ha iniziato ad accennare più di qualche argomento che ha interessato i ragazzi... E per coltivare la loro curiosità, in attesa della lezione teorica, abbiamo lasciato a tutti una copia di  "Io Mangio Bio"  il libro appositamente ideato per diffondere il modello e i temi dell'agricoltura biologica nelle scuole. 


Scuola ARETUSA - prima lezione pratica 23.09.2014 / 1

Finalmente le mani per terra! 

giovedì 11 settembre 2014

in p'Orto! in p'Orto!




 Per fortuna, poco prima di questi giorni di pioggia, sono terminati i lavori per predisporre gli spazi per l'orto nelle 4 scuole medie che partecipano al progetto: gli istituti Uruguay, Aretusa, Rodari e Carotenuto. 

A fare i lavori, un grande e grosso agricoltore biologico e il suo gruppo di operai. Adolfo, l'agricoltore, racconta che in tutti gli istituti "sono usciti degli orti veri, altro che didattici!" per quanto sono grandi.

... Ora non c'è che aspettare di iniziare i trapianti con i ragazzi e dare il via a questa esperienza. 






Che cos'è l'agricoltura biologica?

Dovete sapere che negli anni cinquanta l'agricoltura estensiva fu sostituita da un'agricoltura intensiva completamente dipendente dall'uso di pesticidi, concimi e erbicidi sintetici. 


Queste sostanze sono divenute, nel tempo, indispensabili per produrre quantità sempre maggiori di alimenti, spesso di scarsa qualità. L'abuso di prodotti chimici ha contribuito agli attuali problemi di inquinamento ambientale. 



Oggi si parla di agricoltura biologica che vuol dire coltivare la terra valorizzando al massimo la capacità produttiva naturale del suolo e delle piante, senza uso di prodotti chimici di sintesi, in nessuna fase del ciclo produttivo. Ciò significa produrre con metodi non aggressivi, rispettando l'equilibrio ambientale. 


Gli agricoltori biologici diventano così i custodi del territorio, della natura e della salute dell'uomo in quanto non inquinano la terra e le acque e offrono al consumatore un prodotto agricolo sano e privo di residui nocivi




agricoltura intensiva - l'agricoltura intensiva è un sistema di produzione agricola che mira a produrre grandi quantità in poco tempo e a costi minori, sfruttando al massimo il terreno.         
Per produrre sempre di più, spesso la terra è trattata come una fabbrica: grandi estensioni di terreno sono coltivate con piante tutte uguali (monoculture), supernutrite con concimi chimici e difese con i pesticidi.
Si praticano gli incroci tra varietà di piante e spesso si utilizzano gli Organismi Geneticamente Modificati.



agricoltura estensiva - Nell'agricoltura estensiva si è meno dipendenti dall'uso di macchinari e si tuilizza il terreno in maniera sostenibile, ovvero lasciando al suolo il tempo per rigenerare la propria fertilità. Per questo, l'agricoltura estensiva si differenzia da quella intensiva, proprio per la quantità di input immessi per unità di superficie. I suoli necessariamente devono essere molto estesi, e spesso una parte di essi è lasciata a riposo (maggese) o adibita al pascolo.
Da questo punto di vista, l'agricoltura estensiva è più rispettosa dell'ambiente di quella intensiva. L'eccessiva immissione di input e di energia, infatti, supera la capacità di assorbimento del terreno e dell'ambiente, dando vita a fenomeni di inquinamento preoccupanti. Un esempio tipico è l'inquinamento delle falde acquifere dovuto all'utilizzo eccessivo di fertilizzanti, che poi, arrivano ai corsi d'acqua ed infine al mare. Attenzione però, mentre l'agricoltura biologica è per sua natura estensiva, agricoltura estensiva non sempre significa agricoltura biologica.



pesticidi - Pesticida è un termine derivato dall'inglese (pesticide) che indica una qualsiasi sostanza chimica utilizzata allo scopo di prevenire, controllare o sterminare qualsiasi animali, microorganismi o piante infestanti. In particolare i pesticidi vengono utilizzati spesso in agricoltura per difendere le colture da malattie o da organismi dannosi.



concimi - Il concime è un mezzo tecnico fertilizzante impiegato in agricoltura e giardinaggio allo scopo di conferire al terreno uno o più elementi nutritivi utilizzabili dalle piante.



fertilizzante - In agraria, sostanza naturale o artificiale capace di conferire al terreno gli elementi necessari a un soddisfacente sviluppo delle piante: 



erbicidi - Gli erbicidi, anche detti diserbanti, sono sostanze utilizzate per il controllo delle malerbe o piante infestanti.



residui nocivi - Ciò che resta e che fa male alla salute dell'uomo, degli animali o delle piante. 


Nella la Coccinella


Vedrai che mi incontrerai spesso e ti spieghero tante cose nuove in maniera semplice e chiara e sai perchè? 
Perchè IO MANGIO BIO!

Cercami nel blog! 




L’Agricoltura sociale




L’Agricoltura Sociale comprende l’insieme di pratiche svolte su un territorio da aziende agricole, cooperative sociali e altre organizzazioni del Terzo Settore che coniugano l’utilizzo delle risorse agricole e il processo produttivo multifunzionale a basso   impatto ambientale, prioritariamente e progressivamente con metodo biologico, con le attività sociali, finalizzate a generare benefici inclusivi, a favorire percorsi terapeutici, riabilitativi e di cura, a sostenere l’inserimento sociale e lavorativo delle fasce di popolazione svantaggiate e a rischio di marginalizzazione, e a favorire lacoesione sociale, in modo sostanziale e continuativo.

L’Agricoltura in particolare può contribuire alla formazione e alla convivenza civile dei ragazzi, alla costruzione di una società che si fonda sui principi dell’educazione al vivere civile e della solidarietà. Il fenomeno della discriminazione e del bullismo, dilagante soprattutto nei contesti marginali e periferici, si contrasta anche in campagna. L'agricoltura, con la cultura e i valori che le sono propri, può dare il suo positivo apporto.  


L’Agricoltura sociale biologica, favorendo la coesione sociale e la valorizzazione delle diversità in modo sostanziale e continuativo, consente l’inserimento sociale di alunni appartenenti a fasce di popolazione svantaggiate e a rischio di marginalizzazione. L’Agricoltura Sociale Biologica riesce, infatti, a coniugare l’utilizzo delle risorse agricole produttive – in maniera multifunzionale e rispettando l’ambientale - con le attività sociali finalizzate a generare benefici inclusivi.

Il rapporto con la terra e i viventi può aprire la mente dei ragazzi, offrire loro delle occasioni di crescita individuale e sociale, aumentare le capacità di tolleranza. Acquisizioni che sono di grande rilievo e che vanno adeguatamente sviluppate, se si vuole raggiungere l'obiettivo del rispetto verso gli altri. L’agricoltura sociale è un modello di interazione uomo-uomo e uomo-esseri viventi al quale fare riferimento per correggere squilibri o tendenze alla dissociazione, alla prevaricazione, alla violenza. 



L'agricoltura biologica

Logo Europeo del Biologico

Il termine "agricoltura biologica" indica un metodo di coltivazione e di allevamento che ammette solo l'impiego di sostanze naturali, presenti cioè in natura, escludendo l'utilizzo di sostanze di sintesi chimica (concimi, diserbanti, insetticidi).



Agricoltura biologica significa sviluppare un modello di produzione che eviti lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, in particolare del suolo, dell'acqua e dell'aria, utilizzando invece tali risorse all’interno di un modello di sviluppo che possa durare nel tempo. 


I prodotti biologici, proprio per le tecniche agronomiche adottate, in particolare il non uso di sostanze chimiche di sintesi, sono di norma più sicuri degli altri dal punto di vista igienico-sanitario.



Inoltre l’agricoltura biologica, sottostando ad una normativa ben definita, permette di conoscere nelle linee essenziali in che modo un alimento è prodotto in tutti i suoi passaggi, dal campo al punto vendita, così da rendere il consumatore consapevole delle proprie scelte alimentari. 

AIAB



AIAB promuove l’agricoltura biologica verso i produttori e i consumatori come modello di sviluppo rurale, sostiene lo sviluppo dei servizi a i produttori, ai tecnici ed ai consumatori di prodotti biologici nonché alle amministrazioni locali; è attiva sul fronte dell'informazione sul  consumo dei prodotti biologici e su quello dell'educazione all’alimentazione corretta e solidale e si occupa della rappresentanza e della tutela dei propri associati a livello locale, nazionale, comunitario ed internazionale.

AIAB svolge da tempo un’intensa attività nel campo dell’educazione e dell’Agricoltura Sociale,  considerando ques’utlima come l’espressione dell’innovazione del sistema  agricolo e delle politiche di Welfare del Paese. Dal 2008 ha promosso la prima Rete delle Bio fattorie sociali per valorizzare il potere rigenerativo del lavoro agricolo, ed è attualmente tra i promotori e membri del Coordinamento del Forum Nazionale dell'Agricoltura Sociale.